domenica 4 gennaio 2015

Organo vomeronasale: sentinella biologica per la Sensibilità Chimica Multipla

Fonte immagine: www.feromoni.com
Organo vomeronasale: sentinella biologica per la Sensibilità Chimica Multipla (MCS) 

Vincenzo Di Spazio, MD
Direttore Centro Sperimentale per la cura dell’asma
Centro Climatico Predoi (BZ)

RIASSUNTO
Il coinvolgimento dell’organo vomeronasale (VNO) nel quadro eziopatogenetico della Sensibilità Chimica Multipla è stato già oggetto di riflessioni in uno studio di Greene e Kipen apparso nel 2002. In questo articolo vengono analizzati i risultati di diverse indagini scientifiche riletti attraverso una nuova interpretazione: il ruolo dell’organo vomeronasale, struttura filogeneticamente arcaica, come chemocettore superficiale di allarme per l’intero organismo. In altre parole, questo organo di senso olfattorio ausiliario non è coinvolto aspecificamente nella eziopatogenesi della Sensibilità Chimica Multipla (MCS), ma svolge il ruolo attivo di sentinella biologica del progressivo inquinamento ambientale.

L’organo vomeronasale (vomeronasal organ, VNO) viene considerato in medicina un organo vestigiale, una traccia atavica di funzioni divenute obsolete nel percorso evolutivo; si trova in compagnia di strutture ossee come il coccige e la persistenza della sesta vertebra lombare (4% della popolazione mondiale), dei muscoli orripilatori e del tubercolo di Darwin sul padiglione auricolare. Nei mammiferi la presenza dell’organo vomeronasale è funzionale alla captazione dei cosiddetti feromoni, molecole in relazione al comportamento sessuale (scelta del partner idoneo, esclusione di partner inadeguato) e a quello sociale. I feromoni sono molecole di segnalazione (signaling) che non svolgono semplicemente un ruolo attrattivo nel quadro del comportamento riproduttivo; anche qui operano in modo differenziato e selettivo. Queste molecole di segnalazione possono determinare una duplice risposta: costituire una classica trappola sessuale per favorire l’accoppiamento, ma anche consentire l’evitamento del partner inadeguato. La liberazione di feromoni nelle urine consente ai lupi di marcare chimicamente i loro territori di caccia, segnalando agli altri gruppi concorrenti di tenersi alla larga. Foltan e Sedy ipotizzano che il danneggiamento o la rimozione chirurgica del VNO in seguito a osteotomia mascellare negli umani possa generare un’alterazione nella capacità inconscia di selezionare un partner idoneo (3).
Per molto tempo, e in parte ancora oggi, è stata messa in discussione la persistenza di questo organo di senso olfattorio ausiliario nell’umano adulto; si pensa infatti che dopo la nascita questo sensibile chemocettore di superficie vada incontro a involuzione irreversibile. Studi effettuati su 634 pazienti in età compresa fra 18 e 80 anni hanno dimostrato la presenza anatomica del VNO in 312 soggetti, valore corrispondente al 49,21%: significa che quasi nella metà delle osservazioni si è confermata l’esistenza di questa struttura nella popolazione adulta. Di norma il VNO è un organo pari, ma questa caratteristica non viene conservata nei soggetti con deviazione del setto nasale, dove è stato osservato unilateralmente soltanto nella sezione concava (7).  Altre indagini suggeriscono che l’osservazione anatomica della cavità nasale con lente d’ingrandimento e per via endoscopica ai fine della precisa localizzazione del VNO, sia un approccio incompleto, trattandosi in realtà di una struttura submucosale, localizzata a circa 2-8 mm sopra il recesso nasopalatino (NPR, NasoPalatine Recess). La posizione submucosale determina un mascheramento della struttura, che può essere invece evidenziata positivamente mediante istologia seriale (2). Sul piano ultrastrutturale sono presenti numerosi assoni mielinici e amielinici, che indicherebbero la corrispondenza di un epitelio chemosensoriale con l’organo vomeronasale (5). Uno studio pubblicato nel 2014 (Wessels et al.) su cadaveri adulti ha dimostrato la presenza bilaterale del VNO nella cavità nasale e le connessioni fra i recettori indovati nella struttura e i capillari sottostanti (8). Nel 1998 Monti-Bloch, Berliner e Jennings-White hanno dimostrato attraverso gli studi di imaging cerebrale una consistente attivazione dell’ipotalamo, dell’amigdala e delle aree pertinenti al giro cingolato durante la stimolazione del VNO di adulti umani (6). Questi dati indicherebbero un ruolo determinante di aree cerebrali coinvolte nella processazione e nella integrazione di stimuli di tipo mnestico-emozionale (in particolare la paura) come l’amigdala e di strutture a squisito controllo neuroendocrino come l’ipotalamo. Gli stessi autori hanno dimostrato la presenza di recettori steroidei nella compagine dell’organo vomeronasale (1), un dato importante perché conferma la funzionalità endocrina del medesimo, contrastando quelle correnti di pensiero che insistono sulla sua presunta inattività; questa evidenza, inoltre, potrebbe indicare l’interazione elettiva di questo chemocettore con sostanze inquinanti (diossine, insetticidi organoclorurati, ftalati, bisfenolo A. etc.) che si comportano come interferenti endocrini per effetto mimetico in grado di determinare pesanti effetti sulla salute riproduttiva. Dalla revisione della letteratura internazionale emergono quindi dati confortanti sul ruolo attivo dell’organo vomeronasale. La relazione fra VNO e Sensibilità Chimica Multipla è stata avanzata nel 2002 da Greene e Kipen che hanno avanzato l’ipotesi per cui l’interazione fra xenobiotici ambientali e l’organo vomeronasale potrebbe esercitare un importante ruolo nella eziologia della MCS. 
Possiamo rileggere la funzione di questa struttura olfattiva nel seguente modo:
1.    1.  La revisione della letteratura internazionale dimostra che il VNO non è una struttura anatomica inattiva nel periodo postnatale
2.   2. Dati osservazionali confermano sul piano anatomico la presenza del VNO in una percentuale prossima al 50% della popolazione (probabilmente superiore con indagini istologiche)
3.      3. Vi sono chiare evidenze del collegamento fra VNO e aree del sistema nervoso centrale (amigdala, ipotalamo e giro cingolato)
4.      4.  È stata messa in luce la presenza di recettori steroidei nella compagine del VNO

Quale ruolo svolgerebbe il VNO nella Sensibilità Chimica Multipla? Sul piano filogenetico si tratta di un’entità ancestrale che ha guidato e guida i mammiferi (e non solo) nella relazione con l’ambiente attraverso l’abilità neurosensoriale involontaria di captare molecole di segnalazione (feromoni); ma il quadro epigenetico attuale differisce notevolmente da quello dominante nelle ere passate per gli effetti dell’inquinamento ambientale generati dall’attività antropica. In altre parole, il VNO si è dovuto adattare alla comparsa di nuovi stimoli ambientali, gli xenobiotici (pesticidi, ftalati, diossine, bisfenolo A, etc.), che agirebbero come feromoni modificati interferendo pesantemente sull’equilibrio ecologico. Il VNO è plausibilmente sensibile agli effetti del fenomeno kindling-like, un fenomeno ben conosciuto dalle neuroscienze e che consiste nella comparsa di crisi convulsive nei modelli animali, indotte da consecutive stimolazioni subliminali elettriche o chimiche, innocue se somministrate singolarmente. L’esposizione del corpo a stimoli ambientali anche di bassa entità, ma ripetuti nel tempo, può condurre ad una graduale sensibilizzazione come accade frequentemente nel caso della Sensibilità Chimica Multipla. Il VNO si comporterebbe quindi come una attenta sentinella biologica, un raffinato chemocettore ambientale a bassa soglia di attivazione, capace di generare una risposta di allarme da parte dell’organismo. La captazione ripetuta di stimoli ambientali subliminali tossici condiziona un’iperstimolazione congiunta degli organi sensoriali olfattivi (nervo olfattivo e VNO) con comparsa di iperosmia nei soggetti più sensibili. L’esaltazione del riflesso olfattivo rappresenterebbe sul piano evolutivo un campanello d’allarme utile all’individuo (e alla specie) per attivare una risposta difensiva di evitamento; ma questo riflesso sensoriale, in grado di salvaguardare l’incolumità del singolo (e non solo), viene letto riduttivamente come sintomo di un quadro sindromico e non come positiva reazione di allerta generale.

BIBLIOGRAFIA
1.       1. Berliner DL, Monti-Bloch L, Jennings-White C, Diaz-Sanchez V. The functionality of the human vomeronasal organ (VNO): evidence for steroid receptors. J Steroid Biochem Mol Biol. 1996 Jun;58(3):259-65.
2.      2.  Bhatnagar KP, Smith TD, Winstead W. The human vomeronasal organ: part IV. Incidence, topography, endoscopy, and ultrastructure of the nasopalatine recess, nasopalatine fossa, and vomeronasal organ. Am J Rhinol. 2002 Nov-Dec;16(6):343-50.
3.       3.Foltán R, Sedý J. Behavioral changes of patients after orthognathic surgery develop on the basis of the loss of vomeronasal organ: a hypothesis. Head Face Med. 2009 Jan 22;5:5.
4.       4. Greene GJ, Kipen HM. The vomeronasal organ and chemical sensitivity: a hypothesis. Environ Health Perspect. 2002 Aug;110 Suppl 4:655-61.
5.       5.  Jahnke V, Merker HJ. Electron microscopic and functional aspects of the human vomeronasal organ. Am J Rhinol. 2000 Jan-Feb;14(1):63-7.
6.       6.  Monti-Bloch L, Jennings-White C, Berliner DL. The human vomeronasal system. A review. Ann N Y Acad Sci. 1998 Nov 30;855:373-89.
7.      7.  Rapiejko P, Zielnik-Jurkiewicz B, Wojdas A, Ratajczak J, Jurkiewicz D. The existence vomeronasal organ in adult humans. Otolaryngol Pol. 2007;61(4):581-
  8.      8. Wessels QHoogland PVVorster W. Anatomical evidence for an endocrine activity of the vomeronasal organ in humans. Clin Anat. 2014 Sep;27(6):856-60.





Nessun commento:

Posta un commento

Etichette

"Sereno variabile" (1) 1° settembre 1893 (1) 2003-2013 (1) accoglienza (1) anti-aging del respiro (1) anti-aging respiratorio (1) aria di miniera (1) asma (1) asma acuto (1) asma in gravidanza (1) automedicazione ambientale (1) bambini e speleoterapia (1) campo geomagnetico (1) casa ecologica per elettrosensibili (1) climatoterapia ipogea (1) congresso MCS Roma 2015 (1) cuprum metallicum (1) Deep Underground Training (1) dr. Anton Mutschlechner (1) Dr.Paula Eder (1) ebook "Speleoterapia: azione e cura" (1) elettrosensibilità (2) fibrosi polmonare (1) Gnomo Guaritore (1) Hob Thrush (1) idrotachiaerosolterapia (1) Il Trenino della Curiosità (1) impronta mineralogica (1) Innovation Festival 2013 (1) inquinamento atmosferico (1) ionizzazione negativa (1) Maurizio Montalbini (1) MCS (4) MCS e Omeopatia (1) Medicina Complementare (1) Medicina Ipogea (1) nutrizione respiratoria (1) organo vomeronasale (1) pneumotorace spontaneo (1) Predoi (2) Predoi Air Thermae (1) Psicospeleoterapia (1) punto LU10 (1) rame (1) realtà virtuale (1) Respiraction Valley (1) respiro in grotta (1) Respiro in punta di piedi (esercizio) (1) Risoluzione di Roma (1) SEID (1) Sensibilità Chimica Multipla (2) Servizio televisivo su Rai 2 (1) sfera di Hoberman (1) Sindrome d'Assedio Ambientale (1) Sindrome da Stanchezza Cronica (1) sindrome long Covid (1) Soledar (Ucraina) (1) speleo-aerosol (1) speleocosmesi (1) speleoprofilassi (1) speleoprofilassi in ambiente dedicato (1) speleoterapia (1) speleoterapia sperimentale (1) speleotermalismo montano (1) Tesi di laurea (1) The Healing Mountain (2) The Rome Resolution (1) Tis Innovation Festival (1) vitamina D (1) Waon Therapy (1) Waterfall Therapy (1) Wonderluft (1)

Post più popolari